

IL LABORATORIO, film di Pasquale Napolitano sull’ultima stamperia d’arte della Campania di Vittorio Avella
Domenica 11 maggio dalle 19.00, nella Sala Liani, del Museo campano, nell’ambito della ventesima edizione di Capua il Luogo della Lingua festival, incontriamo Vittorio Avella e Antonio Sgambati e l’ultima stamperia d’arte della Campania.
Con gli autori e i protagonisti, proiezione del film documentario
IL LABORATORIO
di Pasquale Napolitano e Daniela Allocca
Cast artistico: Vittorio Avella, Antonio Sgambati, Vincenzo Rusciano, Lello Esposito, Mariano Baino, Sergio Fermariello, Giovanni Timpani, Annalisa Mazzola, Mimmo Grasso, Pietro Lista
Cast tecnico: Script: Pasquale Napolitano e Daniela Allocca – Regia: Pasquale Napolitano Montaggio: Pasquale Napolitano – Color: Emanuele Arfé – Mix audio: Emiliano Dario Esposito Musiche: Massimo Carozzi, Renato Grieco, Tommaso Nudo, Giuseppe Esposito Assistenti alla regia: Mattia Cosentino, Matteo Esposito – Foto di scena: Nico Nocera DOP: Luca Catapano
conduce
Luigi Fusco, critico d’arte
interviene
Livio Marino, artista e Presidente associazione Capuanova
ebvento in collaborazione con Associazione Capuanova
Sinossi
Il film racconta una parabola artistica straordinaria, che nessuno ha mai raccontato.
Quella del maestro dell’arte dell’incisione Vittorio Avella, artista, nolano e comunista. Vittorio, dopo aver studiato arte a Parigi e aver intrapreso il suo percorso canonico nel mondo dell’arte, prende una decisione coraggiosa e controcorrente: ritorna nella sua città natale, e, insieme al sodale di una vita Antonio Sgambati, intraprende un percorso che – in un mondo dell’arte contemporanea ossessionata dal mito dell’autorialità – risulta totalmente fuori dagli schemi, decide cioè di mettere il proprio ingegno e la propria conoscenza dell’arte dell’incisione al servizio della realizzazione di lavori altrui.
Così nel 1978 Avella e Sgambati fondano la stamperia d’arte “Il Laboratorio di Nola”, che ancora oggi è tra le realtà più importanti nel settore delle arti applicate a livello mondiale, con all’attivo edizioni di grande pregio che ne fanno uno dei migliori produttori di libri d’arte e d’artista del mondo, con un catalogo che annovera i più importanti nomi della poesia e delle arti visive.
Libri a tiratura limitata, nei quali si respira cura, bellezza e perizia.
Questa scelta, questo cambio di direzione (che, naturalmente, ha posto automaticamente Avella lontano dai radar del jet-set artistico internazionale) è una scelta di vita ed allo stesso tempo un manifesto politico, ed è questo che il film vuol raccontare: nell’attraversare 50 anni di arte contemporanea Avella ha messo al centro del suo fare artistico l’incontro, il network, che parte da una cittadina piccolo-borghese della provincia napoletana per attraversare il mondo con la sua proposta utopica.
Con le sue produzioni il Laboratorio in 45 anni di militanza ha messo insieme anarchici, vagabondi, i mille altri che attraversano il mondo dell’arte, mettendoli in relazione con il saper fare artigianale e con il mondo dell’arte contemporanea mondiale.
Coerentemente con questa filosofia, le mostre del Laboratorio sono veri e propri happening situazionisti, ma senza mai un briciolo di nostalgia, come la Festa del Merlo, l’appuntamento che ogni anno porta in un cortile della provincia napoletana artisti e poeti da tutto il mondo, sempre con l’idea di mettere al centro il convivio, dell’arte come strumento di condivisione e cittadinanza.
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Capua il Luogo della Lingua festival 2025
ventesima edizione
direzione artistica Giuseppe Bellone
responsabile comunicazione Mariamichela Formisano
Capua il Luogo della Lingua festival rientra nella Campagna nazionale di promozione della lettura organizzata dal Centro per il libro e la lettura Il Maggio Dei Libri sotto l’egida del Patto per la lettura del Comune di Capua, riconosciuta dal Ministero della Cultura “Città che legge”, in partenariato con il Museo campano, diretto da Gianni Solino, con la partecipazione delle scuole di secondo grado del territorio e con il sostegno del Circolo dei lettori di Capua e Mater bistrot – Cose d’Interni Libri e della BCC Terra di Lavoro S. Vincenzo de’ Paoli