Rivelare/Rivelarsi: Scrivere un monologo, laboratorio di scrittura drammaturgica a cura di Angelo Callipo

Rivelare/Rivelarsi: Scrivere un monologo, laboratorio di scrittura drammaturgica a cura di Angelo Callipo

Nell’ambito dei Laboratori di scrittura di Capua il Luogo della Lingua, stagione 2022-23,  diretti da Marilena Lucente

 

 

Scrivere un monologo: laboratorio di scrittura drammaturgica

RIVELARE/RIVELARSI

a cura di Angelo Callipo

 

Quattro moduli, da novembre a maggio.
Due ore di collegamento on line.
Esercitazioni di scrittura settimanali.

 

60 euro a modulo

per info e prenotazioni

Giuseppe Bellone 3389993220

 

 

Il monologo è sicuramente la forma di espressione più immediata per uno scrittore: consente di entrare in diretto contatto con il personaggio, di rivelare a fondo la sua psicologia, ma anche di instaurare un legame tra le sue motivazioni e il sé di chi scrive, dunque di rivelarsi.

 

 

I MODULO di 4 incontri

Il conflitto

Il conflitto è il cuore di qualsiasi scrittura drammaturgica, ma anche il centro di ogni esistenza. Le nostre vite attraversano costantemente conflitti, superano ostacoli, tentano soluzioni. Da sempre. Ma è proprio dai conflitti che nascono le emozioni e prendono forma nuove opportunità.

Attraverso la lettura di celebri monologhi faremo emergere conflitti, ne comprederemo il contesto e le leggi drammaturgiche che li regolano, proveremo infine ad esprimere e costruire la nostra personale rappresentazione di conflitto.

 

 

II MODULO di 4 incontri

Il personaggio

Cosa intendiamo quando parliamo di personaggio all’interno di un monologo? Come nasce, come acquista concretezza, come fargli dire tutto quello che deve dire, ma anche e soprattutto il “non detto”?

Proveremo a rispondere a questi e ad altri interrogativi esplorando personaggi con caratteri e profili molto diversi tra loro, approdando infine alla costruzione di un personaggio del tutto originale al quale affidare voce e corpo dei nostri personali fantasmi.

 

 

III MODULO di 4 incontri

Dall’idea al soggetto

E’ sufficiente avere un’idea per scrivere un monologo? Come possiamo trasformare un buono spunto iniziale in una solida idea per la costruzione di una storia da raccontare?

Autori del passato e della contemporaneità ci verranno in aiuto con i loro esempi, scopriremo come si possa passare da un’idea potenziale a un soggetto sviluppato grazie al quale rendere concreta la storia che ci siamo immaginati. Tutte le nostre storie hanno bisogno di un inizio ed è proprio da lì che bisogna partire.

 

 

IV MODULO di 4 incontri

La scrittura performativa

Un monologo, poiché appartiene all’ambito della drammaturgia, ha bisogno di una scrittura performativa, in altre parole di una scrittura che agisca e che abbia una sua fisicità.

Faremo conoscenza di questo aspetto essenziale e proveremo a trasformare scene di romanzi e racconti in altrettanti passaggi di monologo, indirizzando la lingua verso la sua funzione più propriamente performativa. Riusciremo così a dare alle nostre storie la necessaria forza comunicativa per arrivare a chi ci legge e ci ascolta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angelo Callipo. Laureato in Lettere Classiche, si è formato all’ Accademia del Teatro Politeama di Napoli e all’ Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa. Dopo aver lavorato come attore in diverse compagnie teatrali, ha iniziato la sua attività come sceneggiatore e consulente ai testi per la creazione di cortometraggi e video d’arte. Ha successivamente avviato una collaborazione con Rai Educational nell’ambito dello studio e riduzione di testi del teatro latino dei quali ha anche curato la traduzione. Ha collaborato con la S.U.N. Seconda Università di Napoli, Facoltà di Lettere e Filosofia, con seminari e spettacoli teatrali e con la Sovrintendenza dei Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta nell’ambito della rivalutazione del patrimonio artistico-culturale. I suoi testi sono stati interpretati da Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Mariano Rigillo al fianco dei quali ha recitato, Michele Placido, Giulio Scarpati, Isabella Ferrari, Fabrizio Bentivoglio, Stefania Sandrelli, Amanda Sandrelli, Blas Roca Rey, Sergio Rubini, non ultima, la collaborazione artistica con Gianfranco Jannuzzo con il quale ha recitato e dei cui ultimi spettacoli è autore. 

 

Il suo testo Il mio corpo ferito ha ricevuto una Menzione d’onore alla XII edizione (2009) del Premio Osservatorio di Bari, sezione teatro. Lo spettacolo Il coltello in tasca, di cui ha curato anche la regia, ha vinto il Premio Ribalta Teatro 20120. Ha scritto, tra gli altri: Mamma Camorra (2012), Ciò che non è può sempre diventare…” (2011), “Eccomi, manda me…” (2011), ” E mi me ne so andao (2010), Il coltello in tasca (2009), Non gli ho detto neanche arrivederci (2009), Non Colpevole – processo a un nazista modello (2008).  

 

Una versione ridotta de Il mio corpo ferito con il titolo Ferita di carne è stata pubblicata nel libro-catalogo “Io sono il grido”, a cura di Laura Oddo, Liliana Paganini, Francesca Taormina (Palermo marzo 2014).  

 

Il testo LA MALA NOVELLA, adattato nella versione di laboratorio teatrale scolastico, vince il primo premio assoluto del concorso bandito dal Ministero della Pubblica Istruzione “TeatroèScuola” (2014).  

 

Il melologo Vatel, di cui ha scritto il testo per la musica di Marco Tutino, è stato pubblicato per la casa musicale Sonzogno Milano (2015). Dal suo testo Il Regalo Rotto è stato tratto l’omonimo libro, scritto da Michele Tarallo e con la prefazione di Alessio Boni per l’editrice San Paolo di Milano (2015). 

Il testo “Tu sei il mare” è uscito in Messico tradotto all’interno di un’antologia dedicata alla Drammaturgia Italiana Contemporanea. 

Attualmente è docente presso Scuola di Teatro “Giovanni Poli” del Teatro a l’Avogaria di Venezia.