A cena con il carciofo capuanella al Matres di Palazzo Lanza per Capua il Luogo della Lingua

A cena con il carciofo capuanella al Matres di Palazzo Lanza per Capua il Luogo della Lingua

Un festival che parla di linguaggi non poteva non parlare del linguaggio del gusto.

SAO KO KELLE TERRE A cena a Palazzo Lanza di Capua per conoscere i prodotti di Terra di Lavoro

Giovedì 25 maggio dalle ore 20,30 a Capua, un prodotto del nostro territorio e il suo produttore, saranno gli ospiti d’onore delle cene nell’ambito del Capua il luogo della Lingua festival al ristorante MATRES di Palazzo Lanza, divenendo il motivo, l’interesse, l’argomento di discussione della serata.

 

Cenando tutti allo stesso tavolo, si conoscono prodotti, vini e persone. 

A fare da anfitrione la giornalista Mariamichela Formisano, giornalista de il Mattino e responsabile comunicazione di Capua il Luogo della Lingua festival.

 

Ospite della serata  Gaetano Bellofatto dell’Azienda Fatto di natura (Capua) produttore custode del carciofo capuanella

 

 

  

 

 

 

 

Un viaggio enogastronomico nella nostra TERRA DI LAVORO protagonista assoluta degli appuntamenti enogastronomici del festival al ristorante MATRES di Palazzo Lanza. 

 

Il titolo degli appuntamenti, ovviamente, fa riferimento alla famosa frase «Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte Sancti Benedicti.» contenuta nel Placito capuano, (emesso nella Capua longobarda nel marzo 960 d.C.) che rappresenta il primo “volgare” scritto in un documento ufficiale, dal 2005 spunto storico del Capua il Luogo della Lingua festival, e che richiama inequivocabilmente a un territorio, il nostro, l’Ager campanus prima, Terra laboris poi, che storicamente identifica l’attuale provincia di Caserta, quella Campania felix di cui Capua è stata capitale, la Campania antica a cui la città di Capua ha dato il nome.

 

“Questa è l’anima del progetto di promozione territoriale Sao ko kelle terre” –ci dice Giuseppe Bellone, direttore artistico del festival – una serie di appuntamenti dove, partendo da Capua, capoluogo culturale della provincia di Caserta, daremo voce ai tanti produttori agroalimentari, testimoni di vita ed esperienze che ci racconteranno le bellezze naturalistiche, culturali e soprattutto enogastronomiche del nostro territorio. Attraverso il racconto dei protagonisti conosceremo la storia delle persone che c’è dietro ogni prodotto, scopriremo le innumerevoli potenzialità enogastronomiche della nostra Terra di Lavoro. Un modo per meglio diffondere la scelta consapevole che fa la differenza sul mercato della qualità e invogliare gli ospiti a visitare i luoghi narrati per conoscerli da vicino e scoprire le infinite combinazioni turistiche ed enogastronomiche della nostra provincia”.

 

E non è un caso che si parta da Palazzo Lanza, partner del festival, che da anni ha una lunga tradizione in questo senso e che oggi, grazie alle Matres, tre donne imprenditrici che hanno raccolto l’eredità di questo luogo, continui il suo percorso con la ferma intenzione di portare avanti un progetto dove si faccia attenzione all’etica, alla salvaguarda dell’ambiente e al rispetto della diversità delle persone e dei loro stili di vita, individuando una nicchia di riferimento pronta a provare nuove ricette e piatti diversi, alla quale interessi avere un rapporto diretto con i produttori,

Lo scopo di questo viaggio gastronomico sarà quello di creare momenti unici.

Il social eating è una tendenza che si sta diffondendo in numerosi ristoranti di nuova generazione, ma che in questo luogo ha una decennale tradizione. 

Oggi nasce sempre di più l’esigenza di socializzare e conoscere nuove persone, e quale occasione migliore se non quella di condividere una cena e un buon bicchiere di vino?

Appuntamento dunque giovedì a Capua per affidarsi alla cura e all’ospitalità di Fabiana, Mara e Enza: le MATRES di Palazzo Lanza.

 

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Cena 30.00 euro 

per info e prenotazioni tavoli 

3510916261

 

 

 

CAPUA IL LUOGO DELLA LINGUA FESTIVAL

dal 17 al 28 maggio 2023

diciottesima edizione

direzione artistica Giuseppe Bellone

comunicazione Mariamichela Formisano

 

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