Ritorna il laboratorio di scrittura autobiografica Raccontarsi 2023/24 con Marilena Lucente

Ritorna il laboratorio di scrittura autobiografica Raccontarsi 2023/24 con Marilena Lucente

Ricomincia il laboratorio di scrittura creativa di Capua il Luogo della Lingua condotto da Marilena Lucente 

Siamo al quindicesimo anno. Molti dei partecipanti ai nostri laboratori hanno pubblicato libri, tanti sono narratori apprezzati dalle giurie di diversi concorsi nazionali, tutti hanno partecipato con i loro elaborati al Festival Capua Il Luogo della lingua.  Tra letture e scritture, in un percorso di costante scoperta e conoscenza, si costruiscono relazioni significative e profonde che rendono questo Corso apprezzato nel tempo da tutti i partecipanti.  

 

 

Un laboratorio di narrazione autobiografica dedicato alla esplorazione del sé. Viaggiare dentro la propria storia, imparare a tirar fuori i ricordi e trasformarli in narrazioni, leggere insieme romanzi, saggi e poesie, confrontarsi con i testi propri e quelli dei compagni di scrittura. 

La materia prima sono le nostre storie. Ma lavoriamo con fotografie, testi di canzoni, fotogrammi di film.   

Il laboratorio si articola in cinque moduli, di quattro incontri ciascuno. Ogni incontro di due ore. On-line.

Ogni laboratorio affronta un argomento specifico di cui si esplorano le potenzialità narrative.  

  

Al termine di ogni lezione i partecipanti ricevono il materiale utilizzato durante l’incontro e su richiesta la registrazione della lezione.  

I temi dei moduli di quest’anno. 

 

  1. L’arte della gioia. Quando l’autobiografia diventa romanzo. Lettura del libro di Goliarda Sapienza. Si tratta di una autobiografia immaginaria, che affonda le radici nel sud del primo Novecento. È la storia di una famiglia e di una donna scandalosa, ma anche di una lingua che si rinnova per l’urgenza della parola. Dalle pagine di questa autrice prendiamo spunto per analizzare le caratteristiche della scrittura biografica e autobiografica.  
  2. Vestiti, scriviamo. Come una seconda pelle gli abiti ci dicono chi siamo e ancora di più chi abbiamo voglia di essere. Ci sono autori – Oscar Wilde, le sorelle Bronte – che semplicemente vestendo i loro personaggi hanno ispirato design e stilisti per decenni, Ci sono personaggi che non sarebbero gli stessi senza i loro abiti, accessori, gioielli. Ci siamo noi che abbiamo bisogno di far indossare l’abito giusto ai nostri personaggi. Infine c’è il nostro armadio, il nostro contenitore di sciarpe che saprebbe raccontare di noi più de nostro diario. In questo modulo impariamo a raccontare e raccontarci attraverso gli abiti. 
  3. Scritto sul corpo. La pelle come un foglio da scrivere, gli occhi come spazio che accoglie o rifiuta il mondo, il cuore che batte prima ancora della nostra nascita. il corpo come luogo di raccolta dei ricordi, il tempo che passa e trasforma i nostri organi. E poi gli incidenti, le trasformazioni casuali, quelle volute e cercate. Si muovono tanti sentimenti nella scrittura del corpo, bisogna raggiungere l’indicibile, o quello che non si è detto mai. Attraverso le pagine di poeti e narratori raccontiamo il rapporto antico e costante della nostra vita: quello con il corpo. 
  4.   Animali e altre creature fantastiche. Entrano nella nostra letteratura come buoni amici, o spesso come creature nella immaginazione.  Ci cambiano la vita, ci insegnano a guardarla da un altro punto di vista.  A volte nei racconti gli animali sono solo metafora della condizione umana. A volte sono compagni di viaggio e di avventura altre volte sono veri e propri protagonisti che ci insegnano un nuovo linguaggio e dunque nuove forme di relazione. In questo modulo proviamo a raccontare come, attraverso gli animali, allarghiamo la nostra dimensione umana e in che modo la nostra autobiografia, come la nostra scrittura ne esce arricchita. 
  5. Riscrivere i miti. Ogni mito è un racconto che fa parte di noi, del nostro dna narrativo. Per quanto conosciuti i miti hanno l’incredibile capacità di nascere sempre nuovi e ogni ascolto sembra rivelare una parte sconosciuta del mito e di noi. Perché succede, anche se non ce ne accorgiamo, di interpretare un mito nella nostra biografia. In questo modulo, dedicato alla mitologia, riscriveremo le storie che da millenni ci affascinano e proveremo a darne una chiave moderna e personale. 

 

 

Le lezioni, on line, ogni giovedì dalle 18,30 alle 20.30, inizieranno a fine ottobre.  

Per info e prenotazioni: Giuseppe Bellone 3389993220

 

 

Marilena Lucente (1967) è insegnante di materie letterarie all’Istituto Terra di Lavoro di Caserta. Dottore di ricerca in pedagogia, si occupa di educazione attraverso il cinema, il teatro e la narrazione.

Le sue ricerche ed esperienze hanno prodotto numerosi saggi di pedagogia e didattica e le monografie: Lo sguardo e l’immagine. Per una pedagogia del cinema (Pensa Multimedia 2004); Graffiti animati. I cartoon da emozioni a gadget (Vallecchi 2007).

Ha raccontato la scuola nel suo primo testo di narrativa Scritto sui banchi (Cargo 2005) e, per oltre dieci anni, negli articoli della rivista Insegnare del CIDI (Centro Iniziativa Democratica degli Insegnanti). Alla città e alle donne sono invece dedicati i libri Di dove sei (Cargo 2007), Le giocatrici. Lotto, bingo e slot machine (Edizioni Spartaco, 2014), oltre che numerosi racconti pubblicati in raccolte e antologie.

Con AnimaMundi ha pubblicato, nella collana Piccole Gigantesche Cose, il libro autobiografico E poi torna alla luce con i suoi canti (2018) e Trilogia delle donne dell’acqua. Medea, Penelope, Didone (2019).  Nel 2023 per le edizioni Cento Autori ha pubblicato il romanzo Per non restare laggiù.

Sempre più in dialogo con il passato, per il teatro ha scritto Napoli 1647. Rivoluzione d’amore (Caracò, 2012) e Di un Ulisse, di una Penelope (Mutamenti/ Edizioni 2017). Entrambi i lavori sono stati messi in scena con successo dalla Compagnia Teatrale Mutamenti/Teatro Civico 14 di Caserta.

Da molti anni conduce, in diversi contesti formativi, laboratori di scrittura creativa con adulti, per conoscere ed esplorare la bellezza delle parole e la ricchezza delle storie che abitano ogni vita.