SAO KO KELLE TERRE A cena a Palazzo Lanza di Capua per conoscere i prodotti di Terra di Lavoro

SAO KO KELLE TERRE A cena a Palazzo Lanza di Capua per conoscere i prodotti di Terra di Lavoro

Ritorniamo a parlare del linguaggio del gusto, con Capua il Luogo della Lingua festival
SAO KO KELLE TERRE A cena a Palazzo Lanza di Capua per conoscere i prodotti di Terra di Lavoro

Giovedì 26 ottobre dalle ore 20,30 a Capua, un prodotto del nostro territorio e il suo produttore, saranno gli ospiti d’onore delle cene sotto l’egida del Capua il Luogo della Lingua festival al ristorante Matres di Palazzo Lanza, divenendo il motivo, l’interesse, l’argomento di discussione della serata.

Cenando tutti allo stesso tavolo, si conoscono prodotti, vini e persone.
A fare da anfitrione la giornalista Mariamichela Formisano, giornalista de il Mattino e responsabile comunicazione di Capua il Luogo della Lingua festival.

Ospite della serata Mimmo Barbiero dell’Azienda La Sbecciatrice produttore del Cece delle colline caiatine.

 

ENTRÉE DI BENVENUTO
Prosecco e ceci fritti
ANTIPASTO
Polpette di ceci con Sbecciup di pomodoro Riccio
PRIMO
Pasta e ceci con vongole
SECONDO
Filetto di baccalà cbt su passatina di ceci con olio e rosmarino
DOLCE
Chiacchiere ripiene di crema di ceci e cannella

Vini del territorio

 

Due fratelli, un antropologo ed un naturalista, alcuni anni fa, decisero di mettere a frutto le loro competenze seminandole nei campi della loro stessa famiglia. Per generazioni la base della sussistenza alimentare di avi agricoltori, poi quasi abbandonati, queste terre fertili ed incontaminate, collocate in un territorio lontano da ogni forma di inquinamento e antropizzazione, sono diventate l’inestimabile risorsa con la quale costruire un progetto di valore unico. L’azienda è stata battezzata con il nome di un antico attrezzo agricolo utilizzato per mietere il grano ed è stata arricchita dalle innumerevoli competenze di una ex-architetta/designer, donna di ingegno e di temperamento che ha dato un contributo decisivo alla linea di azione e pensiero della Sbecciatrice. Il recupero di antiche colture, il ripristino di lavorazioni tradizionali e la biodiversità hanno generato delle materie prime ottime, genuine, di altissima qualità. E’ la natura che fa la natura, liberamente.

I prodotti della Sbecciatrice hanno registrato da subito molto interesse: università, studiosi da ogni parte del mondo, chef e persone comuni hanno voluto osservare la meraviglia che germoglia dalle terre di Villa Santa Croce e partecipare a questa singolare storia bucolica.
Ora anche voi potrete farne parte. Assaporando i nostri prodotti vi ritroverete in un piccolissimo borgo attraversato da una sola strada stretta, che sta su una collina tutta verde, dove vivono tanti contadini che hanno visto molte lune ed hanno nei gesti e nel pensiero un sapere enciclopedico che ora è certo, non andrà perduto.

 

 

Cena 30.00 euro

per info e prenotazioni tavoli Matres di palazzo Lanza – Capua 
☎️3388116411

 

 

 

 

 

 

 

Il titolo degli appuntamenti, ovviamente, fa riferimento alla famosa frase «Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte Sancti Benedicti.» contenuta nel Placito capuano, (emesso nella Capua longobarda nel marzo 960 d.C.) che rappresenta il primo “volgare” scritto in un documento ufficiale, dal 2005 spunto storico del Capua il Luogo della Lingua festival (www.capuailluogodellalingua.it), e che richiama inequivocabilmente a un territorio, il nostro, l’Ager campanus prima, Terra laboris poi, che storicamente identifica l’attuale provincia di Caserta, quella Campania felix di cui Capua è stata capitale, la Campania antica a cui la città di Capua ha dato il nome. 

 

“Questa è l’anima del progetto di promozione territoriale Sao ko kelle terre” – ci dice Giuseppe Bellone, direttore artistico del festival – una serie di appuntamenti dove, partendo da Capua, capoluogo culturale della provincia di Caserta, daremo voce ai tanti produttori agroalimentari, testimoni di vita ed esperienze che ci racconteranno le bellezze naturalistiche, culturali e soprattutto enogastronomiche del nostro territorio. Attraverso il racconto dei protagonisti conosceremo la storia delle persone che c’è dietro ogni prodotto, scopriremo le innumerevoli potenzialità enogastronomiche della nostra Terra di Lavoro. Un modo per meglio diffondere la scelta consapevole che fa la differenza sul mercato della qualità e invogliare gli ospiti a visitare i luoghi narrati per conoscerli da vicino e scoprire le infinite combinazioni turistiche ed enogastronomiche della nostra provincia”. 

 

E non è un caso che si faccia a Palazzo Lanza che da anni ha una lunga tradizione in questo senso e che oggi, grazie alle Matres, due donne imprenditrici che hanno raccolto l’eredità di questo luogo, continui il suo percorso con la ferma intenzione di portare avanti un progetto dove si faccia attenzione all’etica, alla salvaguarda dell’ambiente e al rispetto della diversità delle persone e dei loro stili di vita, individuando una nicchia di riferimento pronta a provare nuove ricette e piatti diversi, alla quale interessi avere un rapporto diretto con i produttori, 

 

Lo scopo di questo viaggio gastronomico sarà quello di creare momenti unici. 

Il social eating è una tendenza che si sta diffondendo in numerosi ristoranti di nuova generazione, ma che in questo luogo ha una decennale tradizione.  

Oggi nasce sempre di più l’esigenza di socializzare e conoscere nuove persone, e quale occasione migliore se non quella di condividere una cena e un buon bicchiere di vino? 

 

Appuntamento dunque giovedì a Capua per affidarsi alla cura e all’ospitalità di Fabiana e Mara: le MATRES di Palazzo Lanza.