Marco Zurzolo con “O fischio ca nun fa paura” a Capua il Luogo della Lingua festival

Marco Zurzolo con “O fischio ca nun fa paura” a Capua il Luogo della Lingua festival

Lo abbiamo seguito ultimamente nel programma “In Barba a Tutto” su Rai3 con la Marco Zurzolo Band, scandire con tanta musica live i temi, gli ospiti proposti, i monologhi recitati da Luca Barbareschi.

 

Lo abbiamo visto a Capua al Teatro Ricciardi con il suo sassofono dialogare con le parole dello scrittore Maurizio de Giovanni nello spettacolo “Canzoni per il Commissario Ricciardi” qualche tempo fa.

 

Venerdì 1 marzo ore 19.00 al Circolo dei lettori di Capua e Mater bistrot – Cose d’Interni Libri per gli eventi targati Capua il Luogo della Lingua festival un evento imperdibile tra Parole&Musica:
ritroviamo il musicista Marco Zurzolo come autore del libro “O fischio ca nun fa paura” (Colonnese)
Conduce Nicoletta Ferace.

 

Marco Zurzolo, sassofonista e compositore, ha collaborato con importanti artisti italiani e internazionali. Ha pubblicato oltre venti cd ed è autore di numerose colonne sonore per il cinema, il teatro e la televisione. Ha vinto prestigiosi premi, fra cui il “Premio qualità” del Ministero della Cultura. Per Colonnese ha pubblicato il fortunato I Napoletani non sono romantici, con 8 micro-racconti di Elvio Porta.

 

 

Il libro
Il fischio che non fa paura non è quello delle bombe, che a centinaia caddero sulla Napoli del 1943. Ma proprio tra i ricoveri e gli allarmi di quei giorni di paura, e poi di orgoglio e di riscossa popolare, Zurzolo fa cominciare questo suo sorprendente racconto, che rimescola la vita e la musica, i sogni di una generazione. Una storia inventata ma non troppo, che ripercorre l’avventura di un gruppo di ragazzi che suonano più forte delle bombe, e mettono su una band che insegue il successo e lo conquista pure, per poi perdersi di vista.

Come capita sempre nella vita, di perdersi. Il sax arrabbiato di Tonino disegna così la melodia malinconica che dai vicoli del porto intreccia le storie di Nicola l’Indiano, della bellissima Wanda-Giannino, dello Scellone, di Aniello e di tanti altri. Il senso di questo racconto – a tratti magico, incantato – è che bisogna suonare più forte delle bombe, siano quelle della Striscia di Gaza alla televisione, o della Napoli del ’43, o delle paranze vigliacche che insanguinano le strade di oggi. Perché la musica è più forte. La vita è sempre più forte.

Completa il racconto una selezione (QR-Code) di tracce che compongono il nuovo album (Itinera ed. musicali), in cui Zurzolo insieme ai suoi studenti del Conservatorio di Salerno reinterpreta alcuni memorabili brani del panorama musicale della seconda metà degli anni ’70, dagli Showmen ai Napoli Centrale, Carlo d’Angiò ed Eugenio Bennato, Pino Daniele.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Guarda la video intervista a cura di Mariamichela Formisano

 

YouTube player

 

 

 

Leggi l’articolo su il Mattino e guarda la video intervista a cura di Mariamichela Formisano