La straordinaria provincia di Caserta in fotografia a cura di Luca Sorbo

castello delle pietre capua

La straordinaria provincia di Caserta in fotografia a cura di Luca Sorbo

La provincia di Caserta, con i suoi cento comuni, è uno straordinario coacervo di luoghi diversissimi: dal Matese, all’Agro aversano, al Litorale domizio, a Terra di lavoro, al Caiatino, al Vairanese, al Cassinate vi è una particolarità poco nota.

Crediamo che la fotografia possa rivelare l’intima identità di questi luoghi, possa essere uno strumento per accrescere la consapevolezza collettiva ed aiutarci a conoscere, tutelare e valorizzare il territorio.

 

Il confinamento per l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha ampliato il nostro mondo, ha ridato un senso alle distanze ed ai confini comunali, provinciali e regionali, ha dato ancora più valore ai luoghi vicini.

 

Quest’esperienza negativa può essere un’occasione per riscoprire le nostre radici culturali, ci può regalare un nuovo sguardo sui luoghi che viviamo quotidianamente.

 

In collaborazione con Capua il Luogo della Lingua festival cerchiamo autori che abbiano piacere e capacità di confrontarsi con questo compito al fine di organizzare una grande mostra appena possibile.

 

Chiediamo, quindi, di inviarci intanto 5 foto che rappresentino una ricerca visiva su un qualsiasi aspetto della provincia di Caserta.

 

Le foto saranno pubblicate periodicamente, con alcune riflessioni del curatore, sul sito Capua il Luogo della Lingua.

 

Tra queste foto il curatore Luca Sorbo ne sceglierà 2 da esporre, stampate su pannello 50×60, alla mostra  che sarà organizzata durante Capua il Luogo della Lingua festival (maggio – giugno 2021)

 

 

 

Le foto devono essere inviate alla mail sorboluca247@gmail.com

 

 

 

 

luca sorboLuca Sorbo è un fotografo esperto in storia e tecnica della fotografia. Insegna dal 1994 e nel 2006 ha avuto la seconda cattedra in Italia in Archiviazione e conservazione della fotografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ha insegnato anche Storia della fotografia. Ha tenuto seminari anche alla Federico II e alla Luigi Vanvitelli. Indaga le relazioni tra tecnica e linguaggio e le potenzialità creative della fotografia. Ha avuto esperienze come fotogiornalista, fotografo di scena e di moda. E’ vice-presidente, dal 2014 al 2019, del Gruppo Namias, la principale associazione italiana sulle stampe alternative. Ha pubblicato numerosi libri e saggi come autore e curatore. In particolare “Segni di guerra, sguardi di pace” edito dall’Università L’Orientale e “Napoli e la fotografia” e “Saggi e riflessioni sulla fotografia e Napoli” editi entrambe dalla ESI, “Italia inedita di un secolo fa” edito da Intramoenia. Nel 2013 organizza e cura un convegno sugli archivi fotografici a Villa Pignatelli. Ha curato numerose mostre tra cui una su Rodolfo Namias alla Biblioteca Marciana di Venezia nel 2018. Sempre nel 2018 è membro del comitato scientifico per la mostra di Bernoud al Museo Nazionale di San Martino e pubblica un testo nel catalogo. Ha avuto oltre mille allievi con cui ha avviato dei progetti di ricerca e che aiuta e segue sia nel loro percorso professionale che autoriale.Nel 2019 alla galleria NEA di Napoli ha organizzato un ciclo di incontri con fotografi di fama nazionale. È consulente per numerose gallerie per la promozione di giovani autori.