INcanto al Ricciardi con I Virtuosi di San Martino in Totò che tragedia

INcanto al Ricciardi con I Virtuosi di San Martino in Totò che tragedia

A Capua, il secondo appuntamento di INcanto – rassegna obliqua tra teatro e musica diretta da Tony Laudadio presenta al teatro Ricciardi il re della risata.

“Totò che tragedia!” dei Virtuosi di San Martino è lo spettacolo scritto da Roberto Del Gaudio, con l’elaborazione musicale e la regia di Federico Odling, rispettivamente voce e violoncello del gruppo partenopeo, con il flauto di Vittorio Ricciardi, il violino di Francesca Strazzullo e la chitarra di Vito Palazzo.

Riconosciuti per la loro particolare ricerca nel mondo dell’avanspettacolo, I Virtuosi – sabato 12 febbraio alle ore 20.30 – affronteranno il repertorio di Totò, scoprendo l’aspetto più privato del grande attore napoletano e una storia sentimentale poco nota: il tormentato amore con la ballerina Liliana Castagnola. Il tragico epilogo fa da contraltare alla potenza spettacolare di uno dei più grandi comici del Novecento. Il punto di partenza è la militanza artistica del Principe De Curtis; le sue frequentazioni con i De Filippo al Teatro Nuovo di Napoli, e poi con la Magnani, con Aldo Fabrizi, con Nino Taranto, con Mario Castellano ricostruisce la sua personale macchina comica: il burattino, il cantante, l’attore, l’autore, e ogni virtuosistica ricerca finalizzata all’arte della risata. Ma dietro il sorriso di un uomo c’è la sua dolce storia, un racconto affrontato con l’inconfondibile ironia della band musicale napoletana.

“I Virtuosi di San Martino son gli interpreti più illustri per incarnare tradizione, popolarità e rivoluzione, in linea con i quattro appuntamenti della rassegna obliqua tra teatro e musica” , afferma il direttore artistico Laudadio.

L’ensemble è nota per riuscire ad elaborare in maniera innovativa la rivisitazione di materiali di repertorio, attingendo alla tradizione della canzone popolare, in una formula che guarda con curiosità alla musica “colta” e al teatro, tra avanspettacolo e opera, debuttando nel ‘94 al Teatro Cilea di Napoli con “Cosima e altre storie”, dedicato alla coppia Pisano e Ciuffi. Negli anni successivi cominciano le collaborazione con Enzo Moscato, per lo spettacolo “Arena Olimpia”, dello stesso Moscato, debutto al Festival di Benevento; e le partecipazioni a programmi radio e tv (Maurizio Costanzo Show, Buona Domenica – Canale 5; Come si ride all’ombra del Vesuvio – Raitre; Convenscion a colori –Raidue…). Alcune delle loro canzoni (‘O cineasta napulitano, So’tribbale, Il calipso del vegetariano, Alzati e cammina, Auguri per la macchina nuova) sono ormai dei veri e propri cult per il pubblico, per l’introduzione dell’uso “tragico” del coro, rifacendosi sia ai poeti del grande teatro greco, sia all’opera lirica, sia ai miti degli anni sessanta come Beatles e Zappa, unendo diversi generi e prediligendo il connubio tra teatro e musica.