Sante Roperto per TERRA DI LAVORO SCRIVE, una videointervista di Mariamichela Formisano

Sante Roperto per TERRA DI LAVORO SCRIVE, una videointervista di Mariamichela Formisano

Più che uno scrittore, Sante Roperto è un tessitore di storie. Sospese tra realtà e fantasia, le sue sono vite di vinti, quelli che non hanno fatto la storia, come quella raccontata in “La banda della regina”, ultimo romanzo da Cento Autori nella collana L’arcobaleno.

 

Una storia di resistenza, antica e attualissima, che Sante Roperto ha ripercorso all’incontro con il Circolo dei lettori di Capua – Cose d’Interni Libri per la rassegna “Terra di Lavoro scrive” del Capua il Luogo della Lingua festival, sotto l’egida del “Patto per la Lettura – Capua Città che Legge”

 

“Questo romanzo racconta la grande forza della resistenza – sottolinea Sante Roperto, giornalista, scrittore e professore associato presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università Federico II di Napoli – quella che difende la propria terra, contrasta i pregiudizi e rilegge la storia che cancella i vinti a vantaggio dei vincitori. Ecco, per me Capua il luogo della lingua festival è proprio questo, la resistenza: una roccaforte di cultura e letteratura in un contesto che troppo spesso non le valorizzate abbastanza”.

 

Dopo un 2020 connotato da un contratto editoriale firmato con la RCS Media Group, un cortometraggio tratto dal suo racconto “Appena vedi il mare svegliami”, e il romanzo “Stai attento alle nuvole” scritto con Massimo Lopez, oggi la ripresa post pandemia per Sante Roperto è sulle tracce di un brigante.

 

La banda della regina è la storia di Alfredo Morselli – spiega – un docente di storia che ha intrapreso un’indagine sulle vicende di un brigante protagonista della resistenza antifrancese all’inizio del 1800. Il suo obiettivo è quello di recuperare alcuni documenti su epiche battaglie contro Napoleone. Per questo dopo anni torna in Calabria, nei luoghi della sua giovinezza dove ben presto si ritrova sulle tracce di Pietro, il suo migliore amico, appassionato di scacchi ma scomparso venticinque anni prima. Sullo sfondo di una terra controversa, avvolta nel caldo di una torrida estate, Alfredo sarà accompagnato da un giovane giornalista calabrese lungo le insidie di un viaggio che si trasformerà presto in una triplice ricerca: quella del brigante, quella di Pietro, e quella di se stesso”.

 

 

 

 

 

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