Manuela Piancastelli e il suo Basile a Casertavecchia

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Manuela Piancastelli e il suo Basile a Casertavecchia

Manuela Piancastelli, giornalista, saggista e vignaiola, presenterà nell’ambito della rassegna Un borgo di Libri a Casertavecchia il  suo nuovo libro «Napoli, zuccaro&cannella. Cibi e vini da favola nel Cunto de li cunti», edito da Valtrend, illustrazioni di Giusy Ghioldidomenica 12 settembre alle ore 18 in Piazza del Duomo, in dialogo con Alessandro Manna, Slow Food Caserta, e Lidia Luberto, giornalista.

 

«Devo ammettere – dice l’autrice – che ho sfruttato il lato positivo dei vari lockdown del Covid, nel senso che ho avuto il tempo e la concentrazione necessari per affrontare questo lavoro. Poi ho scoperto che Giambattista Basile è morto, nel 1632, di una malattia molto simile al Covid, un’epidemia influenzale che prendeva alla gola togliendo il respiro e questo elemento mi è sembrato un segno del destino»

 

Il cibo nelle favole – in particolare nel Cunto de li cunti, il più antico e ricco libro di fiabe popolari italiane – diviene metafora, fantasia, sogno, desiderio, fuga dalla realtà. Ma anche cibo vero. Napoli per Basile è una pentola gorgogliante, un calderone sul fuoco con odori, sapori, ricette, ingredienti che ci portano nel cuore della Napoli del ‘600 e ci raccontano di grandi rivoluzioni, come quella della pasta. È un pezzo di storia della città fatta anche di zucchero e cannella, di marzapane e verdure, di pasta e di vino. Dove il cibo è anche desiderio perenne, erotismo allo stato puro, dove si sognano amanti con la pelle bianca come ricotta e labbra rosse come ciliegie.

 

In questo libro Manuela Piancastelli studiosa di Giambattista Basile, ha voluto far riemergere dal Cunto il racconto dei cibi, dei vini, dei sapori della Napoli barocca a cavallo tra due secoli. Ma ha anche voluto far rivivere al lettore le contraddizioni e le grandezze della Napoli spagnola, di un’epoca di passaggio, ha tracciato l’identikit dei sazi e degli affamati, è andata alle origini dei mangia-foglia e del come e soprattutto del perché si siano trasformati in mangia-maccheroni.

 

Una ricerca approfondita scritta con stile leggero, un libro da godere con tutti i sensi.