Sabrina Efionayi e la sua incredibile storia vera a Capua il Luogo della Lingua festival
Nell’ambito di Capua il Luogo della Lingua festival, diciannovesima edizione, direzione artistica Giuseppe Bellone, giovedì 23 maggio ore 18.30 al Museo Campano sarà ospite Sabrina Efionayi, la giovane scrittrice e attivista per i diritti umani che si è raccontata intensamente nel suo libro ‘Addio, a domani. La mia incredibile storia vera‘, edito da Einaudi.
L’evento, in collaborazione con il Liceo Salvatore Pizzi, Città Irene – Cooperativa di solidarietà sociale ONLUS e Centro Fernandes si svolgerà in un luogo simbolo della città di Capua: il Museo Campano che quest’anno celebra i suoi 150 anni, sotto la direzione di Gianni Solino. Conducono Daniela De Rosa, docente, Savino Compagnone, Presidente Città Irene Società Cooperativa di Solidarietà Sociale Onlus, dopo i saluti del Dirigente Scolastico del Liceo Salvatore Pizzi Enrico Carafa.
Sabrina Efionayi è nata e cresciuta in Italia, a Castelvolturno, ha frequentato la scuola e l’università nel nostro paese, eppure, per una strana legge ha potuto avere la cittadinanza italiana soltanto a 19 anni.
Quando, grazie a un percorso di ricerca e consapevolezza, si è sentita pronta per scrivere la sua storia vera ha cominciato a lavorare a quello che è diventato un caso editoriale che l’ha portata alla ribalta nazionale: ‘Addio, a domani. La mia incredibile storia vera’ (Einaudi), da cui è stato anche tratto “Storia del mio nome”, bellissimo podcast in cinque puntate ascoltabile su Spotify.
“Sabrina Efionayi è nata a Castel Volturno, degradata zona balneare in provincia di Caserta, il 18 agosto 1999, da Gladys, una giovane nigeriana vittima di tratta il cui nome di battesimo era Esosa e un padre che non ha voluto riconoscerla.
Il nome le è stato dato per omaggiare la figlia della maman di cui Gladys era schiava, mentre il cognome le proviene da un conoscente della madre. È cresciuta tra Castel Volturno e Secondigliano in una allargata famiglia italiana a cui è stata affidata quando aveva soltanto undici giorni.
Di fatto ha due madri: quella biologica, che vedeva soltanto nelle vacanze estive, perché era riuscita a scappare in Toscana e condurre un’altra vita, e quella italiana, Antonietta Orsino, che l’ha allevata e cresciuta con immenso amore, anche se, di fatto, non è mai stato attuato l’affido legale.
A scuola, dove brillava, nonostante fosse molto timida e riservata, non le sono stati risparmiati i commenti razzisti, il bullismo e lo stigma di essere l’unica bambina nera in un mondo di bianchi.
Durante gli anni del liceo, per combattere le sue inquietudini e rifugiarsi in mondi fantastici, ha cominciato a scrivere, con lo pseudonimo di Sabrinex, su una piattaforma letteraria online grazie alla quale ha avuto un successo inatteso e milioni di visualizzazioni. A sedici anni è stata notata dalla casa editrice Rizzoli che le ha pubblicato il suo primo libro, Over a cui sono seguiti altri due romanzi young adult, Over 2 e #Tbt indietro non si torna in cui le sue protagoniste erano tutte giovani con la pelle bianca.
Sabrina Efionayi ha fatto un lungo percorso per ritrovarsi, per definirsi, per accettarsi, in una realtà che la considerava bianca per come era dentro, quando andava in vacanza in Nigeria, paese di cui non conosceva la lingua e le abitudini; e nera, per come era fuori quando attraversava le strade della sua città in cui veniva importunata, sessualizzata, come accade a tante donne, peggio se sono nere.
Una condizione esistenziale non facile da definire se la non si porta addosso, così come il peso della verità sulle sue origini che la sua madre biologica le ha raccontato, quando aveva soltanto undici anni”.
dal Blog Una Donna al giorno)
CAPUA IL LUOGO DELLA FESTIVAL
diciannovesima edizione
direzione artistica Giuseppe Bellone
responsabile comunicazione Mariamichela Formisano
Capua il Luogo della Lingua festival rientra nella Campagna nazionale di promozione della lettura organizzata dal Centro per il libro e la lettura Il Maggio Dei Libri sotto l’egida del Patto per la lettura di Capua riconosciuta dal Ministero della Cultura “Città che legge”, con la partecipazione di tutte le scuole di secondo grado di Capua e con il sostegno del Circolo dei lettori di Capua e Mater bistrot – Cose d’Interni Libri e della BCC Terra di Lavoro S. Vincenzo de’ Paoli
Programma completo del festival