

Luca Trapanese ospite di Casertalegge Scrittori in città
Luca Trapanese, autore di “Non chiedermi chi sono” (Salani) è stato l’ospite che lunedì 24 febbraio alle 18,30 alla Libreria Giunti al Punto Caserta ha inaugurerà il patrocinio siglato tra la rassegna Casertalegge Scrittori in città, l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e il Patto per la lettura del Comune di Caserta.
Un riconoscimento che premia il lavoro di Giuseppe Bellone per l’organizzazione e dalla giornalista Mariamichela Formisano per la comunicazione, entrambi con una consolidata esperienza nella direzione del festival “Capua, il Luogo della Lingua”, la manifestazione letteraria più longeva della provincia di Caserta. Ed è il successo di pubblico ed il prestigio degli scrittori ospitati che premia la rassegna il cui obiettivo principale resta quello di valorizzare il ruolo delle librerie come centri nevralgici della cultura cittadina, ponendole al centro di un rinnovato interesse per la letteratura e per il dibattito culturale, essenziale per restituire centralità a questi luoghi, favorendo una fruizione qualificata della letteratura e un’interazione diretta tra autori e lettori.
La rassegna offre anche l’opportunità agli scrittori di vivere, visitare e raccontare la città grazie alla partecipazione attiva di imprese come l’agenzia Tulum Viaggi e l’Hotel dei Cavalieri per l’accoglienza, i ristoranti Pepe Nero e Tequila per l’ospitalità, e Vanessa Sound per la comunicazione di una esperienza da condividere.
Moderato dall’autore Michele Casella, l’incontro di lunedì alla libreria Giunti al Punto di Caserta è stato introdotto da Lucia Monaco, docente del Dipartimento di Giurisprudenza, delegata per la Terza Missione e la Promozione del Territorio dell’Università Vanvitelli, e referente del Patto per la Lettura del Comune di Caserta.
Con Luca Trapanese, assessore al Welfare del comune di Napoli, si è affrontato il tema centrale del suo ultimo romanzo che sta nel significato profondo della sofferenza, da quella per amore a quella semplicemente legata alla giovane età. Ma centrale sarà anche il significato del riconoscersi uguali agli altri nella diversità e nelle bellissime imperfezioni.
Il libro
Con la sensibilità che lo caratterizza in tutte le sue attività, Luca Trapanese racconta cosa significa soffrire – per una malattia, per amore, o perché non ci si sente al proprio posto nel mondo – e cosa significa convivere con gli altri, riconoscersi uguali nella diversità, bellissimi nell’imperfezione.
Le vacanze, il mare, un amore indimenticabile. Questo vogliono i compagni di scuola di Livio, appena superato l’esame di maturità. Non lui, che dopo aver perso il suo migliore amico per una disgrazia, ha deciso di dedicare la propria vita ad aiutare gli altri. Vorrebbe tornare in India, dov’è già stato in missione l’estate precedente, ma si è fatto troppo tardi per partire. E allora don Gino, il parroco del suo quartiere, ha un’idea. Un compito speciale. Del resto, non serve andare dall’altra parte del pianeta per trovare qualcuno che ha bisogno di assistenza. Il compito speciale si chiama Vittorio, ha trent’anni, una famiglia rispettabile, un’intelligenza rara, un futuro professionale sulle orme del padre. Vittorio però ha subìto un ‘forte stress’ – così almeno lo chiama sua madre – e qualcosa in lui si è rotto. Sta chiuso nella sua stanza da mesi, con le tapparelle abbassate, la barba lunga, sempre gli stessi vestiti, spaventato dal mondo esterno e da alcune voci che gli dicono delle cose. Era un genio, si mormora in giro, ma adesso è pazzo. Eppure in lui, nel mistero del suo dolore, Livio troverà non soltanto un prezioso amico, ma la forza per affrontare i propri problemi, l’ansia di crescere in una società che non ammette deviazioni dalla norma.
