Le polveriere

Le polveriere

 

La struttura della fortificazione urbana fu completata nel Settecento da Polveriere, collocate una a nord e l’altra a sud dell’intero impianto difensivo. Le due strutture sorgono all’interno di un fossato che le rende in buona parte invisibili a distanza.

 

MAGAZZINO DELLE POLVERI OLIVAREZ

Si tratta della Polveriera Meridionale ed è la prima ad essere stata costruita, negli anni 1715-1721, a Capua, presso il Monastero delle Dame Monache. Dovuta a Gabriele Montani, tenente colonnello e ingegnere maggiore del tempo, fu inserita al di sotto della quota stradale in un fossato allagabile in caso di pericoli estremi sia perché esso potesse contenere efficacemente eventuali esplosioni e sia per renderla poco visibile agli occhi degli assalitori.

 

MAGAZZINO DELLE POLVERI SANTA CATERINA

La Polveriera settentrionale, detta Limata, è stata realizzata negli anni 1723-1727 dall’ingegnere maggiore Filippo Marinelli, presso il Convento di Santa Caterina. Anch’essa è inserita in un fossato, al di sotto della quota stradale ma non presenta un ambiente sotterraneo, essendo un magazzino di importanza minore.

 

GALLERIE SOTTERRANEE

Un tunnel sotterraneo, scavato durante il periodo borbonico (o forse precedente) presso il Monastero delle Dame Monache, conduceva all’ex polveriera. Le gallerie erano costruite in tufo, con la presenza di travi che servivano come sostegno all’arcata. Con il passare degli anni alcuni tratti sono crollati. All’interno sono visibili delle ampie forature che erano utilizzate come sbocchi di aereazione per permettere il passaggio d’aria. Tali gallerie erano utilizzate sia come zona di passaggio per ridurre il tragitto di percorrenza tra i poli della città, sono state anche usate per salvare più cittadini possibile durante i bombardamenti causati dalla Seconda Guerra Mondiale.

 

Un ulteriore tunnel è situato al di sotto della Villa comunale, il quale si protrae fino al ponte di origini romane e permetteva di collegare il fronte con la polveriera austriaca. All’interno vi erano anche le stanze dei soldati: era possibile usufruire della polvere da sparo e delle armi presenti nelle riserve circostanti, utilizzate dai soldati per combattere successivamente sul fronte meridionale o settentrionale. Il cunicolo possedeva due ingressi, uno dei quali si apriva nella gola del bastione (attualmente è visibile solo la volta dell’arco), non accessibile a causa del proliferarsi della vegetazione e del crollo del terreno. Conseguentemente due erano le uscite che affacciavano sulla piazzaforte della polveriera austriaca.