Cenobio di San Benedetto (Chiesa e convento dei Padri Gesuiti ed ora dei Padri Cappuccini)

Cenobio di San Benedetto

 

Un complesso religioso intitolato a San Benedetto già era stato fondato nel XI secolo dall’abate Giovanni della comunità di Cassino e già nel secolo successivo ci furono lavori di ampliamento.

 

 

L’impianto è diviso in tre navate da nove colonne corinzie. Nel Cinquecento fu costruito innanzi l’ingresso della chiesa un porticato. Quando nel 1612 la chiesa passò alla Compagnia di Gesù, questa la dedicò ai SS. Ignazio di Lojola e Francesco Saverio.

 

I gesuiti, che compirono anche modifiche strutturali come la scialbatura degli affreschi e l’ampliamento del monastero, tennero il complesso fino al 1767, anno in cui lasciarono la città. Con l’Ottocento ci furono diversi cambi di destinazione, civile e militare, cosa che comportò modifiche e demolizioni degli arredi fissi e non solo della chiesa che fu riaperta al culto dai Cappuccini nel 1905. Dopo i danni della Seconda Guerra Mondiale ha subito un restauro recente che ha restituito l’assetto originario.